Maradona pieno, classifica caldissima e una storia recentissima che dice Napoli.
Di fronte due percorsi diversi ma lo stesso obiettivo: restare agganciati alla parte altissima della Serie A.
Per Conte è un altro esame diretto verso la vetta.
Per Spalletti il ritorno a Napoli da avversario, in una partita che emotivamente vale più di qualsiasi dato.
SCENARIO E QUOTE DEL BIG MATCH
I bookmaker si schierano, ma non in modo eccessivo:
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Napoli vincente intorno a 2.30–2.40
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Pareggio in area 3.00–3.10
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Juventus tra 3.25 e 3.35
C’è fiducia negli azzurri, soprattutto per il fattore Maradona e il loro momento, ma la Juventus resta una squadra che difficilmente parte davvero sfavorita.
La classifica racconta il peso della gara:
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Napoli 2° con 28 punti in 13 giornate
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Juventus 7ª con 23 punti in 13 giornate
Gli uomini di Conte dividono la vetta con il Milan, la Juventus è a un passo dalla quinta e a –4 dalla zona Champions.
Chi sbaglia, qui, perde un pezzo di strada.
STATO DI FORMA DEL NAPOLI
Il colpo all’Olimpico è stato un segnale forte: vittoria pesante, costruita con coraggio e personalità.
Decide Neres in contropiede, giocatore che nelle ultime settimane è diventato un fattore sia in termini di strappi che di numeri.
Bilancio azzurro in campionato:
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9 vittorie
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1 pareggio
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3 sconfitte
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20 gol segnati, 11 subiti
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Medie: 1,54 gol fatti e 0,85 incassati a partita
Conte, dopo Roma, ha sottolineato proprio questo: squadra che difende e corre in avanti, che non ha paura di guardare in faccia l’avversario, e che sta ritrovando entusiasmo, fame e compattezza.
La vittoria ai rigori in Coppa Italia contro il Cagliari ha aggiunto un’altra dose di fiducia, anche se è costata energie mentali.
Contro la Juventus, il piano è chiaro:
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Hojlund riferimento centrale
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Lang e Neres larghi (ma liberi di stringere dentro)
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in mezzo coppia Lobotka – McTominay, equilibrio tra gestione e fisicità
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sulle fasce Di Lorenzo e Olivera (favorito su Spinazzola) a spingere
È un Napoli che può attaccare sia posizionato sia in campo aperto: e contro una Juventus che dovrà bilanciare coperta corta tra linea difensiva e centrocampo, questo pesa.
COME STA LA JUVENTUS
La Juventus arriva da una vittoria di carattere: sotto contro il Cagliari, è riuscita a ribaltarla grazie alla doppietta di Yildiz, sempre più centrale quando la partita si complica.
Il contesto però non è semplice:
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zona Champions a 4 punti
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classifica corta, margine di errore ridotto
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l’infortunio di Vlahovic, fuori oltre due mesi, che obbliga Spalletti a ridisegnare gerarchie offensive
L’allenatore lo ha detto chiaramente: questo periodo deve diventare un’occasione per David e Openda, chiamati a sfruttare lo spazio creato dall’assenza dell’ex Fiorentina.
Su Koopmeiners, Spalletti ha ribadito la sua duttilità: può stare ovunque, ma il suo utilizzo più arretrato serve anche a portare qualità in fase di non possesso.
In Coppa Italia è arrivato un 2–0 all’Udinese che ha permesso di ruotare e mettere minuti nelle gambe a diversi giocatori.
Al Maradona, la Juventus dovrebbe schierarsi così:
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David punta centrale
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alle sue spalle Yildiz e Conceiçao
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Locatelli e Thuram in mezzo, con esterni larghi Cambiaso e Kostic
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dietro linea a tre con Kalulu, Kelly e Koopmeiners
È una Juve che ha imparato a soffrire, a stare bassa quando serve e a colpire negli spazi, ma che dovrà alzare ancora il livello se vuole uscire viva da Napoli.
PROTAGONISTI SOTTO I RIFLETTORI
David Neres (Napoli)
Dopo un periodo lungo senza gol né assist (16 presenze a vuoto), ha cambiato marcia:
nelle ultime 6 di campionato ha partecipato a 5 reti (3 gol + 2 assist).
La sua capacità di ribaltare l’azione e di accendersi nell’uno contro uno è una delle armi principali di Conte, soprattutto contro difese che faticano a gestire cambi di ritmo improvvisi.
Kenan Yildiz (Juventus)
Giocatore simbolo del nuovo corso bianconero: qualità, coraggio e personalità.
Fin qui ha contribuito a 7 gol della Juve (4 reti e 3 assist), ma c’è un dato interessante: tutte queste partecipazioni sono arrivate in casa.
Al Maradona è chiamato a rompere questo trend, in uno degli stadi più caldi d’Italia.
ASPETTI TATTICI E CHIAVI DI GARA
Il Napoli proverà a imporre il ritmo:
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3-4-3 molto aggressivo, con i quinti (Di Lorenzo e Olivera) pronti a spingere costantemente
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Lobotka regista basso, McTominay a dare gamba, contrasti e inserimenti
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tridente che lavora sia in ampiezza che tra le linee, con Neres che può diventare il grimaldello a destra
La Juventus, invece, tenderà a:
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abbassare i ritmi quando possibile
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proteggere il centro con la linea a tre e il raddoppio degli esterni
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cercare Yildiz e Conceiçao tra le linee per poi verticalizzare su David
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sfruttare ogni palla inattiva
La storia recente è chiara:
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nelle ultime 8 sfide di campionato contro il Napoli, la Juve ha vinto solo una volta (2 pareggi, 5 successi azzurri)
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il Napoli arriva da 6 vittorie casalinghe consecutive contro la Juventus: striscia pesantissima
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per i bianconeri, in Serie A, una serie più lunga di sconfitte in trasferta l’hanno avuta solo contro l’Inter (8, tra il 1935 e il 1943)
Nei numeri individuali:
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Neres è in fiducia totale
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Yildiz finora è stato devastante soprattutto allo Stadium: il Maradona è il test per capire se può farlo anche lontano da casa
FORMAZIONI ATTESE
Napoli (3-4-3)
Milinkovic-Savic
Beukema – Rrahmani – Buongiorno
Di Lorenzo – Lobotka – McTominay – Olivera
Neres – Hojlund – Lang
Allenatore: Conte
Juventus (3-4-2-1)
Di Gregorio
Kalulu – Kelly – Koopmeiners
Cambiaso – Locatelli – Thuram – Kostic
Conceiçao – Yildiz
David
Allenatore: Spalletti
IL PUNTO DI ANDREA POWER
Qui entra in gioco tutto:
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Maradona pieno
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Napoli che sogna la vetta in solitaria
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Juventus che non può permettersi di allontanarsi ancora dalla Champions
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Conte da una parte, Spalletti dall’altra, con un passato fortissimo proprio sulla panchina azzurra
La storia recente e il momento dei partenopei spingono dalla parte del Napoli, soprattutto per il fattore campo e per il trend degli scontri diretti.
Ma la Juventus nelle partite “da una chance sola” tende a essere molto dentro mentalmente.
In un contesto così, più che forzare l’1 secco ha senso lavorare con un minimo di protezione.
Giocata principale:
👉 Napoli 1X + Under 3,5 gol
Una combinazione che copre:
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vittoria azzurra di misura (1–0, 2–1, 2–0)
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pareggio (0–0, 1–1, anche un 2–2 “al limite”)
e ti lascia fuori solo una sconfitta del Napoli o una partita completamente fuori binario.
Opzione più aggressiva ma coerente con contesto e precedenti:
👉 Napoli vincente (1) con copertura live
Per chi vuole prendere posizione netta sulla forza del Maradona e sulla striscia di successi interni contro la Juve, tenendosi però la possibilità di gestire in corsa.
Risultato possibile:
👉 2–1 Napoli
Partita nervosa, con fasi a strappi, un Napoli più continuo nella produzione e una Juventus che resta in corsa fino alla fine, ma paga qualcosa in termini di qualità media nei 90 minuti.
PERCHÉ NAPOLI–JUVENTUS NON È MAI “UNA PARTITA QUALUNQUE”
C’è la classifica, ci sono i numeri, ma sopra tutto c’è il peso emotivo di una sfida che, negli ultimi anni, ha spesso spostato equilibri.
Per il Napoli può essere il passo per provare la fuga.
Per la Juventus può essere la gara che rilancia o complica seriamente la corsa alla Champions.
Non è solo un big match di calendario: è uno di quei novanta minuti che, quando riguardi la stagione a fine anno, ti accorgi che hanno fatto da spartiacque.
