Mercoledì alle 21 la Juventus torna allo Stadium per una sfida che, sulla carta, ha un copione chiaro: bianconeri padroni del destino, Pafos in versione guastafeste.
La Vecchia Signora cerca la seconda vittoria in Champions per restare incollata al treno play-off. Il Pafos arriva con lo status di outsider totale… ma con zero intenzione di fare la comparsa.
DAVID CANDIDATO DAL 1’, EMERGENZA DIETRO
Il quadro è semplice:
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Juve: pressione addosso, stadio pieno, punti pesantissimi in palio.
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Pafos: squadra corta, organizzata, che ha già dimostrato di saper soffrire e portare a casa risultato.
In più, la Juventus ci arriva con parecchi problemi dietro e un attacco rimescolato.
Il mercato vede una gara a fortissima trazione bianconera, con il pareggio come unico scenario “fastidioso” e la vittoria cipriota letta come evento quasi fuori logica.
POSIZIONE IN CLASSIFICA
Situazione dopo 5 partite
| # | Squadra | Pg | Pt |
|---|---|---|---|
| 22° | Juventus | 5 | 6 |
| 24° | Pafos FC | 11 | 6 |
Stessi punti, ma percorso e ambizioni completamente diversi.
STATISTICHE STAGIONALI JUVE (CHAMPIONS)
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1 vittoria
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3 pareggi
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1 sconfitta
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Gol fatti: 10
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Gol subiti: 10
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Media gol segnati: 2 a gara
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Media gol concessi: 2 a gara
Numeri da squadra “spaccata”: davanti crea e segna con continuità, dietro concede troppo.
QUI JUVENTUS
Il primo sorriso europeo dell’era Spalletti è arrivato lontano da casa, nella trasferta gelata in Norvegia: successo in extremis sul campo del Bodo/Glimt, con gol nel recupero e Juventus che si rimette ufficialmente in corsa.
Appena rientrata in Italia, però, è arrivata la doccia fredda al Maradona: 2-1 per il Napoli e partita che ha fatto vedere tutti i limiti di questa squadra quando il livello si alza.
Lo stesso Spalletti ha ammesso che la Juve è stata troppo timida all’inizio e confusionaria nel momento in cui avrebbe potuto girare la gara, sbagliando tanti palloni semplici.
Il tema chiave per mercoledì è la difesa:
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Bremer out
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Gatti out
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dentro Kelly e Kalulu a completare il reparto, con Koopmeiners adattato dietro.
In avanti mancherà Vlahovic, quindi:
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al centro dell’attacco è pronto Jonathan David,
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con Yildiz e Francisco Conceiçao larghi, chiamati a puntare l’uomo e dare ritmo nella metà campo avversaria.
QUI PAFOS
Il Pafos arriva a Torino senza il peso del pronostico ma con una bella dose di fiducia.
Contro il Monaco è arrivato un 2-2 pesante, con pari nel finale grazie a una sfortunata deviazione di Salisu. Risultato che vale il terzo match di fila senza perdere in Champions e tiene i ciprioti agganciati al sogno play-off.
Carcedo, nel post partita, ha sottolineato due concetti:
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ogni punto in questa competizione è oro;
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gli errori dietro ci sono ancora, ma la squadra ha personalità e non molla la partita.
Per la gara dello Stadium, la rosa è praticamente al completo:
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in difesa il riferimento è David Luiz, chiamato a tenere alta la linea e il livello di attenzione;
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davanti, punto fermo Anderson come centravanti,
con Quina, Dragomir e Oršić alle sue spalle pronti a ripartire veloce e punire ogni errore della Juve in uscita.
LE PROBABILI FORMAZIONI
Juventus (3-4-3):
Di Gregorio; Kalulu, Kelly, Koopmeiners; McKennie, Locatelli, Thuram, Cambiaso; Francisco Conceiçao, Kenan Yıldız, David.
Allenatore: Spalletti.
Pafos FC (4-2-3-1):
Michael; Bruno, Luckassen, David Luiz, Goldar; Šunjić, Pêpê; Quina, Dragomir, Oršić; Anderson.
Allenatore: Carcedo.
JUVENTUS–PAFOS: NUMERI, CURIOSITÀ E SPUNTI
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Per la Juventus è solo la seconda volta contro una squadra cipriota in Champions/Coppa dei Campioni, dopo il doppio confronto con l’Apoel Nicosia nel 1977/78.
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Contro club di Cipro, in Europa, la Juve ha uno score perfetto: 6 vittorie su 6, con un parziale gol di 25-3.
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Il Pafos ha iniziato il proprio cammino esterno in Champions con due 0-0 di fila: un dato rarissimo per una “deb” europea. Dal 1992/93 solo il Villarreal è riuscito ad arrivare a tre trasferte consecutive senza gol subiti nelle prime tre della sua storia.
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La Juve in casa, in Champions, arriva da due pareggi di fila e rischia di chiudere a secco di vittorie tre gare interne consecutive: cosa che non succede dal 2018.
Analisi e pronostico
Qui il tema non è tanto “chi è più forte” ma come ci arriva la Juventus:
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rosa superiore,
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stadio dalla sua,
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obbligo di vincere per non complicarsi la vita.
Il Pafos, invece:
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sa di essere la “piccola” della situazione,
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ha dimostrato di saper soffrire,
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e non verrà a Torino a giocarsela a viso aperto: blocco basso, linee strette, ripartenze pulite quando possibile.
Che partita ci possiamo aspettare?
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Primo tempo che potrebbe essere più bloccato del previsto se la Juve non la sblocca subito.
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Con il passare dei minuti, se i bianconeri segnano, il match può aprirsi e la differenza tecnica può venire fuori.
La linea che mi convince di più è:
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Multigol Casa 2–5
→ idea di Juve che crea parecchio,
→ segna almeno due reti,
→ e non è da escludere un risultato largo se il Pafos crolla nel finale.
Occhio anche al discorso marcatori:
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Jonathan David è il profilo perfetto per questo tipo di partita:
titolare probabile, voglia di prendersi la scena, e un contesto in cui la Juve dovrebbe passare tanto dai piedi degli attaccanti.
Come sempre: partita interessante da inserire in un progetto di gioco più ampio, non il match “della vita” da inseguire in all-in. Gestione, pianificazione e freddo distacco, anche quando gioca la Juve.
