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Ci sono sconfitte che lasciano il segno, e poi c’è l’eliminazione della Juventus dalla Coppa Italia per mano dell’Empoli. Un risultato che scuote il calcio italiano, non solo per il valore simbolico della caduta della Vecchia Signora, ma per l’epica impresa degli azzurri, che conquistano la prima semifinale della loro storia. Al termine di una partita combattuta, chiusa sull’1-1 nei tempi regolamentari, i rigori hanno consegnato al club toscano un passaggio di turno che sa di leggenda.

Il colpo dell’Empoli, la delusione bianconera

La Juventus parte con la voglia di imporsi, come spesso accade contro squadre di caratura inferiore, ma l’Empoli dimostra sin dai primi minuti di non voler recitare il ruolo della comparsa. Al 24° minuto, Youssef Maleh gela l’Allianz Stadium con una conclusione potente e precisa che trafigge la difesa bianconera, mandando in visibilio i tifosi empolesi.

La squadra di Motta, lenta e prevedibile, fatica a trovare spazi contro un avversario ben organizzato e grintoso. Il pareggio arriva solo al 66° minuto, quando Khéphren Thuram si inventa un gol di qualità, restituendo un filo di speranza ai bianconeri. Ma l’Empoli non molla, tiene botta, resiste agli assalti finali e porta la gara ai supplementari, dove la Juventus non riesce a trovare lo spunto vincente.

Ai rigori, l’Empoli è freddo e impeccabile: segnano tutti i tiratori, mentre per la Juventus gli errori di Dusan Vlahovic e Kenan Yildiz si rivelano fatali. Il colpo decisivo lo mette a segno Luca Marianucci, facendo esplodere la festa empolese e lasciando la Juventus in un silenzio assordante.

Motta furioso: parole di fuoco per la sua squadra

Nel post-partita, Thiago Motta non ha nascosto la sua delusione. “Abbiamo sbagliato tutto. Non basta indossare questa maglia per sentirsi giocatori della Juventus, bisogna dimostrarlo sul campo. Oggi abbiamo visto l’Empoli lottare su ogni pallone, noi invece siamo stati presuntuosi e abbiamo pagato”, ha dichiarato il tecnico bianconero con evidente frustrazione.

Non solo una critica, ma un vero e proprio avvertimento per chi non ha dato il massimo. Motta ha fatto capire che da qui in avanti le scelte saranno drastiche: chi non dimostra carattere e voglia di vincere potrebbe finire ai margini del progetto.

L’Empoli nella storia: un sogno che continua

Se in casa Juventus si leccano le ferite, in casa Empoli si fa festa. Con questa impresa, la squadra toscana scrive una pagina memorabile, centrando la prima semifinale di Coppa Italia della sua storia. Un traguardo storico, che premia il lavoro della società e la mentalità di un gruppo che ha dimostrato di poter tenere testa ai giganti.

Adesso l’Empoli affronterà il Bologna, con la consapevolezza di non avere nulla da perdere e con l’entusiasmo di chi ha già stupito tutti. Per la Juventus, invece, questa eliminazione rappresenta un fallimento che pesa e che costringerà società e allenatore a profonde riflessioni sul futuro.

La notte di Torino ha lasciato due immagini contrastanti: da un lato, l’incredibile gioia degli uomini di Nicola, dall’altro, i volti abbattuti dei bianconeri, chiamati a rialzarsi prima che la stagione si trasformi in un’ombra deludente dei fasti passati.

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