Sarà Betis Siviglia contro Chelsea la finalissima di Conference League. Un duello inedito, una sfida dal sapore europeo tra due filosofie opposte: la passione andalusa contro la freddezza chirurgica londinese. Appuntamento in Polonia, teatro neutro per un match che promette emozioni.
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BETIS, L’ARTE DEL SOFFRIRE
Il Betis arriva all’ultimo atto trascinandosi dietro l’eco di una semifinale dal sapore epico contro la Fiorentina. Dopo la vittoria per 2-1 all’andata, la Viola si era illusa con il 2-1 firmato Antony e Gosens nei 90’ del Franchi, ma nei supplementari è emerso il carattere andaluso: Ezzalzouli al 97’ ha messo il sigillo sul 2-2, regalando al Betis la qualificazione grazie al computo totale.
Manuel Pellegrini si gode il momento e blinda il suo gruppo: “Non siamo venuti a Firenze per pareggiare. Questa squadra merita di sognare, e ha dimostrato di avere anima e qualità”. L’allenatore cileno dovrà però fare i conti con diverse assenze (Avila, Bellerin, Roca, Llorente, Hernandez e Carvalho fuori), ma si affida alla forma di Bakambu, all’estro rinato di Isco e alla spinta di Antony per impensierire i Blues.
Il Betis, che non vince da cinque gare nei 90’, spera in una notte magica per ribaltare i pronostici.
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CHELSEA, MACCHINA DA GUERRA
Sull’altro lato del tabellone, un Chelsea in versione bulldozer. Dopo aver demolito il Djurgarden 1-4 in Svezia e amministrato con l’1-0 a Stamford Bridge, i Blues arrivano alla finale col vento in poppa e l’ambizione di completare la collezione: vincere anche la Conference per diventare il primo club inglese a mettere in bacheca tutte le competizioni UEFA.
Enzo Maresca ha costruito una squadra con identità chiara e ritmo feroce: “Questa competizione non è un punto d’arrivo, ma di partenza. Vogliamo vincere per costruire mentalità”.
Con Palmer a fare da architetto, Jackson a finalizzare e Sancho pronto a colpire, il Chelsea sembra davvero un meccanismo ben oliato. Occhio però all’assenza di Mudryk (squalificato) e alle defezioni di Lavia, Fofana e Anselmino.
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LE CHIAVI TATTICHE
Entrambe le squadre si schierano con un 4-2-3-1 offensivo, ma la differenza sta nella qualità delle letture e nella solidità. Il Chelsea ha subito appena 12 gol in tutta la competizione e segna con una media di quasi 2 reti a partita. Il Betis, al contrario, viene da 11 partite consecutive con almeno un gol incassato.
Tuttavia, in partite così, il fattore mentale e il cuore possono sovvertire la logica. Il Betis ha dimostrato di saper soffrire e colpire nei momenti cruciali. Il Chelsea, invece, ha il dovere di confermare i favori del pronostico.
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PRECEDENTI E CURIOSITÀ
- Due i precedenti tra le squadre: risalgono alla Champions 2005/06. Una vittoria per parte.
- Il Chelsea ha vinto 7 delle ultime 8 partite tra Premier e Conference League.
- Il Betis non mantiene la porta inviolata dal 10 aprile.
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LE PROBABILI FORMAZIONI
Betis (4-2-3-1)
Adrian; Ruibal, Bartra, Natan, Rodriguez; Altimira, Fornals; Antony, Isco, Ezzalzouli; Bakambu
All.: Pellegrini
Chelsea (4-2-3-1)
Jorgensen; James, Adarabioyo, Colwill, Cucurella; Fernandez, Caicedo; Neto, Palmer, Sancho; Jackson
All.: Maresca
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PRONOSTICO

