🌟 Ronaldo, leggenda eterna: a 40 anni pareggia e conduce il Portogallo al titolo
A Monaco, all’Allianz Arena, si è consumata una serata di emozioni autentiche: la finale tra Portogallo e Spagna è terminata 2-2 dopo i tempi supplementari, con la rimonta lusitana suggellata dai rigori (5-3), coronata dal capitano Cristiano Ronaldo, autore di una rete che vale un altro trofeo.
Il percorso della partita
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21′ – Zubimendi (Spagna) spezza l’equilibrio con un preciso inserimento sul cross di Yamal.
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26′ – Nuno Mendes replica prontamente, infilando una bordata rasoterra sul palo lungo.
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45′ – Oyarzabal (Spagna) ristabilisce il vantaggio, sfruttando un passaggio filtrante.
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61′ – Cristiano Ronaldo trascina il Portogallo con un tocco di classe da pochi passi, porta a quota 138 le reti con la nazionale.
I rigori e l’emozione di un mito
Con il punteggio fermo sul 2-2, la finale si è decisa dal dischetto. Diogo Costa ha deviato l’unico rigore di Morata, aprendo la strada alla conversione decisiva di Rúben Neves.
Il Portogallo diventa così la prima squadra a vincere la Nations League per la seconda volta.
Ma è il ritratto di Ronaldo in lacrime a far vibrare il cuore: emozioni che esplodono sul prato, ginocchi sulla terra, mani sul viso. Una scena intima e umana, che racconta la grandezza del campione.
🎯 Un messaggio che trascende il campo
A 40 anni, Ronaldo non solo ha segnato, ma ha trasformato ogni tifoso portoghese in un suo complice. “These are tears. It’s mission accomplished and so much joy,” ha confidato, ricordando che nessun successo vale quanto quelli con la maglia del Portogallo.
È un messaggio potente: l’età è solo un numero, se hai la testa, il cuore e la voglia di lasciare il segno.
🎖 Impatti e personale eredità
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Terza festa internazionale di Ronaldo dopo Euro 2016 e Nations League 2019 – un bacheca ricchissima.
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Ha ribadito il primato di realizzatore portoghese (138 reti) e il suo peso nella nazionale lusitana.
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La giovine generazione – da Mendes a Neves – ha trovato in lui ispirazione e bussola.
🕊 E la Spagna?
Era la finale della rivincita: campioni in carica, talenti da Euro, l’entusiasmo di Lamine Yamal. Ma il gruppo ha retto solo a sprazzi. Morata fallisce il rigore decisivo: un’occasione persa.
📝 Conclusione
Questa è stata una serata di vittorie e di storie:
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Ronaldo, un monumento vivente, dimostra che la leggenda non sfuma, ma arde più intensa.
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Il Portogallo, un mix di esperienza e freschezza, conquista ancora.
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La Spagna resta grande, ma ha ceduto il passo ai rigori.
Un finale di Nations League che resterà nella memoria: per i gol, ma soprattutto per l’umano, per la passione genuina. E Cristiano Ronaldo, con i suoi occhi pieni di lacrime, ne rimane la personificazione eterna. Un capitano, un mito, un uomo.
