Resta solo l’Inter in Champions: ripetere lo scorso anno sarà quasi impossibile
L’Italia ha vissuto le 48 ore più difficili della sua storia recente nelle competizioni europee. E c’è da sperare che non si trasformino in 72 ore, con l’imminente Roma-Porto in Europa League. Al momento, una certezza c’è: in Champions League resta soltanto l’Inter, che prosegue dagli ottavi di finale in poi. Juventus, Milan e Atalanta si fermano ai playoff, con responsabilità evidenti nonostante avversari che, nell’arco dei 180 minuti, hanno meritato di passare. Adesso, il quinto posto per la prossima stagione sembra un miraggio, una pessima notizia proprio per le squadre eliminate.
Milan, un crollo annunciato: tutto comincia a Zagabria
Per spiegare l’eliminazione del Milan dalla Champions, bisogna tornare indietro, prima del doppio confronto con il Feyenoord. L’uscita dei rossoneri è figlia di gravi errori individuali e di una fragilità di squadra. Tutto parte da Zagabria, dove il Milan aveva la top 8 in pugno ma l’ha gettata via con un’incredibile sconfitta per 2-1 contro la Dinamo, complice la sciocchezza di Musah, espulso dopo due ammonizioni in appena otto minuti.
Un episodio che richiama alla mente il rosso di Theo Hernandez al ritorno di San Siro, con il Milan in controllo fino a quel momento. Da lì in poi, blackout totale, con il Feyenoord che ha trovato il gol dell’1-1 e firmato l’eliminazione dei rossoneri. Non è mancata nemmeno la papera di Maignan all’andata, errore che è costato caro. In Champions certi sbagli si pagano, e ora il Milan deve inseguire anche in campionato: con un -5 dal quarto posto, la corsa alla qualificazione europea si complica.
Atalanta, un’eliminazione inaspettata e piena di rimpianti
Se le difficoltà di Milan e Juventus erano in parte prevedibili, la clamorosa eliminazione dell’Atalanta sorprende tutti. Dopo l’1-0 in Belgio, la Dea sembrava avere la qualificazione in tasca, ma a Bergamo è crollata: un rigore inesistente ha dato il via al 3-0 con cui il Bruges ha chiuso il primo tempo. Nel recupero della prima frazione, la palla del possibile 1-2 non è entrata e, subito dopo, è arrivato il terzo gol che ha tagliato le gambe agli uomini di Gasperini.
Come se non bastasse, Lookman ha sbagliato un rigore che avrebbe potuto riaprire la sfida. E nel post-partita è esplosa la polemica: Gasperini ha criticato apertamente il suo attaccante definendolo “un pessimo rigorista”, provocando la risposta piccata del giocatore sui social. Ora l’Atalanta può concentrarsi solo sul campionato, ma i rimpianti sono enormi, soprattutto pensando al possibile ottavo di finale contro Aston Villa o Lille.
Juventus, disastro totale in Olanda
A completare la disfatta italiana ci ha pensato la Juventus, eliminata dal PSV dopo aver vinto 2-1 all’andata. A Eindhoven, i bianconeri hanno perso 3-1 ai supplementari, mostrando tutte le loro fragilità. Già nel match di Torino la vittoria aveva mascherato una prestazione poco convincente. In Olanda, la squadra di Motta si è mostrata poco intensa e priva di idee, crollando sotto i colpi di Saibari e Bakayoko.
Non sono mancate le scelte discutibili: Thuram, tra i migliori contro l’Inter, è rimasto in panchina per gran parte del match. E l’infortunio di Veiga ha solo aggravato una situazione già complessa. L’Italia saluta così tre delle cinque squadre in corsa per la Champions e, considerando anche l’uscita anticipata del Bologna, difficilmente il numero di partecipanti sarà lo stesso nella stagione 2025/2026.
Conclusioni
L’Italia resta aggrappata alla sola Inter in Champions League, dopo un autentico disastro europeo che ha visto Juventus, Milan e Atalanta fermarsi ai playoff. Errori tecnici, mancanza di lucidità nei momenti chiave e scelte tattiche discutibili hanno condannato le squadre italiane, che ora devono ripartire dal campionato con l’obiettivo di riscattarsi e riconquistare il terreno perso in Europa.
